Medicina: Ematologia: Talassemie e trapianto del midollo osseo
| Italiano |
| trapianto di cellule staminali emopoietiche |
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| Attestazione |
3
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| Categoria grammaticale |
Nome sintagmatico
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| Indicativo grammaticale |
Maschile singolare
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| Variante |
Trapianto di cellule staminali, trapianto di cellule emopoietiche
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| Definizione |
La tecnica del trapianto di cellule emopoietiche, che consisteva nel prelevare cellule midollari a un gemello o a un familiare HLA-identico e nel reinfonderle dopo aver sottoposto a radio-chemioterapia ablativa (terapia di condizionamento), è stata, nel corso dell’ultimo decenni, sostanzialmente modificata in relazione alla messa a puto di procedure trapiantologiche che differiscono per “sorgente” di cellule staminali emopoietiche (midollo, sangue periferico, sangue cordonale), donatore (familiare, non familiare) e manipolazione delle cellule trapiantate (selezione, amplificazione). Esistono tre tipi principali di trapianto di cellule staminali, allogenico, singenico e autologo, che differiscono in relazione al donatore di cellule emopoietiche. Per molti anni il midollo emopoietico ha rappresentato la sorgente più diffusa di cellule staminali per il trapianto. Attualmente, l´uso di cellule di origine diversa da quella midollare è pratica comune e sempre più diffusa, soprattutto grazie alla possibilità di prelevare cellule staminali e progenitrici emopoietiche dal sangue circolante. In ambito autotrapiantologico, cellule staminali prelevate dal sangue periferico mediante una o più leucoaferesi in pazienti sottoposti a procedure di mobilizzazione con fattori di crescita emopoietici, in combinazione o meno a chemioterapia, rappresentano ormai la sorgente di cellule più utilizzata. L’uso di cellule di cordone ombelicale, ancora in fase sperimentale, apre ulteriori prospettive trapiantologiche soprattutto in ambito pediatrico.
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| Fonte definizione |
Castoldi, G. e Liso, V. (1997). Malattie del sangue e degli organi ematopoietici. Milano: Mc Graw Hill. (LISCIT03)
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| Contesto |
La sopravvivenza libera da malattia dopo trapianto di cellule staminali emopoietiche varia sostanzialmente in relazione alla malattia di base e alla fase di malattia al momento del trapianto.
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| Fonte contesto |
Castoldi, G. e Liso, V. (1997). Malattie del sangue e degli organi ematopoietici. Milano: Mc Graw Hill. (LISCIT03)
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| Dominio |
Emopoiesi
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| Sottodominio (livello 1) |
Talassemie
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| Sottodominio (livello 2) |
Terapie
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| Concetto specifico |
Trapianto di midollo osseo allogenico, trapianto di midollo osseo singenico, trapianto di midollo osseo autologo, trapianto di cellule staminali in utero
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| Concetto correlato |
Cellula staminale emopoietica, cavità midollare, nicchia midollare, attecchimento, rigetto, Graft-Versus-Host Disease, recidiva, regime di condizionamento, immunosoppressione, irradiazione total body
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| en |
Hematopoietic stem cell transplantation
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| Grado di affidabilità |
3
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