Studi in vari modelli sperimentali e soprattutto nel topo hanno dimostrato che nel trapianto i fenomeni di attecchimento e di rigetto dipendono essenzialmente da fattori immunologici (in particolare numero e stato funzionale dei linfociti T) ed ematologici (presenza di cellule staminali residue nel ricevente dopo il regime di condizionamento) presenti sia nel donatore sia nel ricevente.