Medicina: Oncoematologia pediatrica: Leucemia linfoblastica acuta
| Italiano |
| cpm |
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| Attestazione |
3
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| Variante |
ciclofosfamide.
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| Definizione |
2[bis(2-Cloroetil)-amino]tetraidro-2H-1,2,3-ossazofosforina-2-ossido. Agente alchilante antineoplastico e citostatico del gruppo delle mostarde azotate che viene convertito nell´organismo in un metabolita attivo alchilante con proprietà simili a quelle della mustina. Possiede anche notevoli proprietà immunosoppressive. Viene utilizzato sia per la terapia immunodepressiva (ha effetto su linfociti B, cellule NK, monociti e precursori dei macrofagi) che per la terapia di molte neoplasie quali la leucemia linfoide e non linfoide, il morbo di Hodgkin, i linfomi non Hodgkin, il mieloma multiplo e le micosi fungoidi. Inoltre è utilizzato nel trattamento di molti tumori solidi come il neuroblastoma, il tumore della mammella, dell´ovaio, del polmone, il tumore di Wilms, il rabdomiosarcoma e i sarcomi. Viene spesso associato nella terapia antiblastica al metotrexato e al fluorouracile. La ciclofosfamide è assunta per via orale, endovenosa, intramuscolare, intrapleurica e intraperitoneale. Può determinare vomito e nausea .
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| Fonte definizione |
Dizionario di Medicina e Biologia Zanichelli
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| Contesto |
Leucemie linfoblastiche acute B (LLA-B): La prognosi sfavorevole di questo piccolo (2% circa) sottogruppo di LLA è recentemente migliorato (80% di probabilità di guarigione) con l´impiego di protocolli intensivi di breve durata, inferiore a 6 mesi, che includono alte dosi di CPM, ARA-C, MTX, mentre non è utile una fase di mantenimento .
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| Fonte contesto |
it05
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| Sinonimo |
CTX, EDX, endoxan.
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| Dominio |
Oncoematologia pediatrica
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| Concetto generico |
alchilanti
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| de |
CPM
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| en |
cyclophosphamide
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| Grado di affidabilità |
3
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