il carattere di urgenza con cui il tossicodipendente pone al servizio la sua richiesta di aiuto è interpretato secondo modalità differenziate da parte degli operatori. vi è chi lo considera un comportamento meramente manipolatorio attraverso il quale il tossicodipendente tenta di controllare il rapporto con il servizio per raggiungere i suoi obiettivi (disintossicarsi, ricevere farmaci, sussidi ecc.) e per “aggirare la valutazione dello stato di tossicodipendenza necessaria a formulare le ipotesi cliniche e il conseguente trattamento” [...], e vi è chi ritiene che costituisca la sola modalità che il soggetto ha in quel momento a disposizione per segnalare la sua situazione e come tale va tenuto in conto.