Definizione |
Peptide ciclico complesso costituito da 11 residui aminoacidici, idrofobo, prodotto da alcuni ifomiceti (Cylindrocarpon lucidum, Tolypocladium inflatum, Trichoderma polysporum) o completamente per sintesi, in passato noto come ciclosporina A. È un potente agente immunosoppressivo, in grado di sopprimere la immunità cellulo-mediata senza creare gravi effetti citotossici e scompensi nelle difese antibatteriche dell´organismo. In particolare la ciclosporina agisce bloccando le fasi iniziali di attivazione dei linfociti T citotossici in risposta ad alloantigeni, bloccando la produzione di interleuchina-2 da parte delle cellule T helper attivate, diminuendo la sensibilità delle cellule T helper (induttori) all´interleuchina-1, inibendo la produzione di interferone da parte dei linfociti, alterando la produzione di linfochine macrofago-specifiche. Viene utilizzata in clinica per via orale o endovenosa spesso in associazione con i corticosteroidi, per la profilassi e il trattamento delle complicanze immunologiche (rigetto) che accompagnano i trapianti d´organo e di midollo osseo, inoltre per il trattamento delle malattie autoimmuni. Può dare nefrotossicità.
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